Si parte da Piediluco, lungo i tracciati dell'antica viabilità per raggiungere il castello di Buonacquisto e quindi il vicino sito della miniera di lignite, alla base del Monte Rotondo. Altrettanto affascinante il ritorno lungo il crinale del Monte Posatore fino alla località Osteria.
L'itinerario ci accompagna in un angolo di terra di grande pregio naturalistico, al confine fra le regioni Umbria e Lazio, reso ancora più affascinante dalla persistenza di elementi paesaggistici che richiamano alla memoria le diverse epoche trascorse.
A fare da perpetuo sfondo al cammino c'è il Lago di Piediluco, uno specchio d'acqua di origine naturale che è quanto resta dell'antico Lacus Velinus, l'immensa palude che occupava tutta la pianura reatina fino all'intervento bonificatore del Console Romano M. Curio Dentato.
Nonostante questa condizione, o forse proprio per questo, l'area di Piediluco fu abitata fin dalla protostoria, come hanno dimostrato i ritrovamenti di ingenti testimonianze della civiltà italica Umbro-Sabina. Lo stesso toponimo Piediluco rinvia alla presenza di un "lucus" (dall'umbro "vuke"), ovvero di un bosco sacro, elemento distintivo della civiltà paleo-umbra.
La storia medievale vede emergere i castelli di Piediluco, Labro e Buonacquisto. Ad incombere sul paesaggio lacustre sono proprio i ruderi della imponente Rocca di Piediluco. Più recentemente, presso Buonacquisto fu attiva per alcuni decenni una miniera di lignite, ormai dismessa da oltre mezzo secolo.
Un tuffo indietro nel tempo per riscoprire luoghi significativi della nostra storia recente e del passato più antico, nella cornice di un paesaggio tra i più suggestivi della nostra terra.
Dislivello: 400 m
Durata: 5 h circa
Difficoltà: E (Escursionistico)
Scheda tecnica
Durata:
5 ore
Persone minime:
6
Attrezzatura richiesta:
Abbigliamento comodo, scarpe da trekking o adatte ad una lunga camminata, cappello, acqua, impermeabile.