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Creature fantastiche e dove trovarle
  • 26 Agosto 2020
  • Miriam
  • 1815
Umbria history & mistery

Creature fantastiche e dove trovarle

Immaginate una lunghissima cresta di drago che percorre l'Italia da nord a sud, un enorme drago che vive nelle acque del Mediterraneo: benvenuto sugli Appennini.
Gli Appennini sono l'antica dorsale della penisola fatta di montagne "morbide" le cui vette non superano i 3.000 metri.
Ma è proprio in questo antico paesaggio fatto di altipiani, boschi, borghi antichi e angoli inesplorati, che si "incontrano" strane creature!
Tra Toscana, Umbria, Abruzzo, Lazio si tramandano tante di quelle leggende su creature fantastiche da diventar matti.
Nei pressi di Firenze, a Pratolino, nel 1580 l'artista Giambologna realizzò una scultura straordinaria alta ben 14 metri: il Gigante dell'Appennino che sta schiacciando un drago.

È solo il primo dei tanti draghi o rettili che popolano le acque, i boschi e le grotte sulle montagne.  In Valnerina folletti, come lo Gnefro della Cascata delle Marmore, ninfe, fate e sibille sono di casa, ma attenzione!
Alcune si possono trasformare in serpenti come nel caso della Melusina: una sirena di fiume con la coda di serpente!
La ninfa Porrina, ritta sul fiume Corno nei pressi di Cascia, sembra stringere un serpente nella mano e dei fiori nell'altra. Sembra che fu proprio lei ad annunciare l'arrivo di Santa Rita in grado, come lei, di guarire i malati e uccidere serpenti.
La capacità di incantare serpenti, realizzare erbe magiche e medicinali appartengono anche alla Dea Angizia che vive nel sacro bosco di Luco in Abruzzo. Proprio in onore dell'antica Dea marsicana, e al suo rapporto con i serpenti, ogni anno a Cocullo si celebra la processione dei serpari.

Creature fantastiche e dove trovarle

Sai che Sant'Anatolia di Narco, il cui nome evoca misteri d'Oriente, uccise un serpente-drago?
Nell'Abbazia di San Felice e Mauro, proprio a Sant'Anatolia, è rappresentato l'enorme drago con le ali che viveva sotto alla chiesa, nei pressi del fiume, e che fu decapitato proprio da Felice, il monaco eremita giunto dalla Siria.
Nell'antica necropoli di Piazza d'Armi a Spoleto, nella tomba dei re, sono stati trovati quattro scettri in bronzo con incisi misteriosi draghi e altre creature fantastiche sui quali si dovrebbe far luce. Rappresentazioni misteriose si trovano anche nell'Abbazia longobarda di San Pietro in Valle nei pressi di Ferentillo dove i nordici rappresentarono Odino (o San Michele) in un eroe capace di affrontare con la sua spada i draghi della Valnerina.
Il più grande cacciatore di di draghi è indubbiamente San Silvestro che viveva non a caso sul monte Soratte: un montagna magica e isolata che i trova tra Roma e l'Appennino.
San Silvestro sconfisse numerose bestie come quella nella grotta del Tancia, quello nella falesia di Morro Reatino entrambi in provincia di Rieti e quello di Fornole di Amelia che ha dedicato al Santo una chiesa in cima a un colle vicina a una grotta.
Un'opera rubata, di cui resta purtroppo solo una foto, precedentemente conservata nella chiesa di San Tommaso a Terni, rappresentava l'uccisione di un drago da parte di San Silvestro.
E proprio Terni, l'antica interamna, sembra nata dopo l'uccisione di un drago d'acqua che la infestava e che con il suo fetore ne ammorbava l'aria. Non a caso il simbolo della città è il Tyrus di Terni.

Cosa resta di tutte queste creature fantastiche?
Forse qualcosa di più del mito: resta il rispetto verso una terra antica, magica e che nasconde favole e angoli speciali.
Venite a cercare le creature fantastiche dell'Appennino.