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Deltaplano: origini e storia
  • 02 Aprile 2020
  • Riccardo
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Outdoor activities

Deltaplano: origini e storia

Il deltaplano è un mezzo progettato per effettuare il volo libero, viene utilizzato per cosiddetto "volo sportivo" ed è diventato una disciplina a metà strada tra l'hobby e lo sport.

L'antenato del deltaplano fu creato da un certo Otto Lilienthal, pionere tedesco dell'aviazione, soprannominato "Re degli alianti". Da buon inventore quale era, nella seconda metà dell'800 riuscì a perfezionare i suoi aquiloni attraverso oltre 2000 lanci dalle colline o dai tetti delle case.

E' però solo nel 1951 che un ingegnere aeronautico del NACA di Langley (la vecchia NASA), tale Francis Melvin Rogallo, brevettò un'"ala volante" che da lui prese il nome di Ala Rogallo. Inizialmente progettata per realizzare velivoli leggeri, l'idea rimase inutilizzata per 10 anni, quando venne attentamente valutata dalla NASA stessa.
L'obiettivo era di equipaggiare le Gemini, ovvero le capsule di rientro dai voli spaziali, di un'ala gonfiabile in sostituzione dei classici paracadute di rientro. In questo modo si sarebbe ottenuta la leggerezza del paracadute, unitamente alla manovrabilità tipica degli altri velivoli. Vennero realizzati dei prototipi funzionanti in scala reale e furono testati, ma emersero problemi di stabilità con l'ala gonfiabile, ragion per cui la NASA optò alla fine per dei più tradizionali e sicuri paracadute frenanti.

Nello stesso periodo un istruttore australiano di sci nautico, Bill Moyes, costruì i primi esemplari di Ala Rogallo che trascinava sull'acqua agganciati a un motoscafo, riuscendo a sollevare lo sciatore che vi era appeso (un antesignano dell'attuale kitesurf...).

Deltaplano: origini e storia

L'Italia e l'Europa devono ad Alfio Caronti (uno dei soci fondatori della Federazione Italiana Volo Libero), l'inizio della pratica del deltaplano. Partecipando infatti come preparatore atletico della squadra Italiana ai Campionati del Mondo di sci nautico del settembre del 1969 incontrò a Copenaghen Bill Moyes. Durante uno dei quotidiani spettacoli, Moyes, atterrando male sulla spiaggia, si ruppe un braccio ed essendo compromessa la sua tournée in America decise di vendere il suo aquilone a Caronti, che lo acquistò per 430.000 lire dell'epoca. In suo aiuto intervenne Franco Carraro, allora presidente della Federazione Italiana Sci Nautico.

Al rientro in Italia iniziò a fare dei voli al traino col fratello Ivan. Il 4 novembre 1971, con decollo a 1.400 metri sopra Moltrasio sul Lago di Como, Alfio Caronti effettuò il primo volo auto-lanciato mai fatto in Europa ed uno dei pochi al mondo per quella data. Questa è quindi la data ufficiale del primo volo libero in Europa.

Negli anni successivi fu un intensificarsi di voli e record di distanza, a cui seguì un decennio di evoluzione strutturale e di relativa esplosione della diffusione del fenomeno.

Verso la metà degli anni '80 arrivò poi il Parapendio, che offrì a tutti la possibilità di volare in modo più semplice, ed il deltaplano iniziò ad essere un'attività prevalentemente agonistica, mentre il numero di deltaplanisti 'amatoriali' si ridusse decisamente.

Adesso che conosci l'origine, sei pronto per scoprire Dove provare il brivido di un volo in deltaplano