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Come è fatto e come si manovra il deltaplano
  • 06 Aprile 2020
  • Riccardo
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Outdoor activities

Come è fatto e come si manovra il deltaplano

Gli aeromobili si dividono in 2 categorie: le aerodine e gli aerostati. La differenza sostanziale è che le prime sono più pesanti dell'aria, i secondi più leggeri. 
Il deltaplano rientra nella prima categoria ed è l'unica aerodina a controllo pendolare, ovvero che viene pilotata attraverso il solo spostamento di peso del pilota.
 
Nel progetto iniziale del suo inventore Francis Melvin Rogallo, la forma era in pianta quadrata con la diagonale nel senso del moto ed un angolo di freccia di 45°, ma  successivamente la forma divenne più o meno quella di un triangolo isoscele retto. Proprio grazie a questo sviluppo, prese il nome di deltaplano, poiché raffigura esattamente un'ala a delta.

Il deltaplano è stato e continua ad essere uno dei pochissimi strumenti che ha aperto la strada del volo a molti appassionati senza la necessità di ricorrere ad ingenti investimenti per godere dei piaceri del volo, grazie ai bassi costi d'acquisto, utilizzo e manutenzione.

La struttura è formata da tubi, cavi, tela e bullonerie opportunamente studiata ed in grado di garantire una elevata affidabilità in determinate condizioni metereologiche.

In termini spiccioli un deltaplano è una coppia di semiali tenute aperte ed orizzontali da due controventature, una superiore ed una inferiore. 

Come è fatto e come si manovra il deltaplano

La principale caratteristica strutturale del deltaplano è lo svergolamento, ovvero la differenza tra l'inclinazione dellacorda alare nella sezione centrale rispetto alla corda alare delle estremità ed ha grande importanza nel garantire la stabilità di volo.

La seconda peculiarità è il tunnel, ovvero la bombatura che si forma durante il volo, quando la vela rimane trattenuta dalle ali e dalla chiglia nella parte centrale.

I tubi sono costruiti in leghe leggere di alluminio, materiale ottimo per essere sottoposto a trazione e compressione quasi esclusivamente lungo l'asse principale.

I cavi sono di acciaio intrecciato, in grado di sopportare carichi di rottura in trazione varianti tra i 400 ed i 600 kg e spesso ricoperti di materiale plastico trasparente per consentire una agevole ispezione visiva.

La vela è realizzata in tessuto sintetico, che deve garantire ed unire caratteristiche di resistenza e leggerezza ad una scarsa deformabilità, essendo sottoposta ad una continua trazione durante il volo.

La bulloneria rappresenta da ultimo la parte più sovradimensionata di tutta la struttura e meno incline a rappresentare un limite di resistenza per l'intera struttura.

L'imbracatura ha la funzione di consentire al pilota un aggancio sicuro al deltaplano, garantirgli la possibilità di eseguire le manovre necessarie ed una posizione confortevole ed al riparo dal freddo durante i voli prolungati.

I primi modelli erano a seggiolino, ma considerazioni di maneggevolezza e di aerodinamica li hanno fatti scartare, in favore di quelli nei quali il pilota si stende prono.

Come anticipato prima, il deltaplano è una aerodina a controllo pendolare la cui caratteristica principale consiste nello spostare il baricentro dell'intera struttura per consentire il controllo longitudinale e direzionale. Il pilota infatti si trova infatti appeso  a l baricentro del deltaplano durante il volo ed è libero di oscillare. Agendo pertanto sulla barra di controllo, varierà la posizione relativa per effettuare le seguenti manovre:

- cabrare, ovvero salire di quota, arretrando il suo peso rispetto al baricentro.

- picchiare, ovvero scendere di quota, avanzando il suo peso rispetto al baricentro.

- virare a sinistra, spostando il suo peso a sinistra.

virare a destra, spostando il suo peso a destra.


Adesso che conosci l'origine, sei pronto per scoprire Dove provare il brivido di un volo in deltaplano