Il parapendio è uno degli sport più giovani fra quelli definiti "estremi".
La sua storia infatti comincia nel 1965, quando un certo Dave Barish mise a punto la sailwing. Era un ingegnere della NASA che stava lavorando per migliorare i paracadute utilizzati per far atterrare le navette spaziali e creò appunto la sailwing. Da qui nacque una nuova disciplina che venne chiamata slope soaring, ovvero volo di pendio.

Parallelamente, Domina Jalbert, un inventore canadese, creò un paracadute dotato di cassoni da utilizzare al posto del classico paracadute parabolico, il parafoil. A differenza del paracadute, quest'ultimo era più facile da governare, sia in fase di volo che di discesa.

Dave Barish effettuò nel 1966 e nel 1968, con Dan Poynter (scrittore e designer), numerose dimostrazioni di slope soaring su un trampolino da salto con gli sci. Questo fece sì che numerosi alpinisti iniziarono ad interessarsi a questa nuova disciplina, percependone la possibilità di planare dopo una ascensione, in modo efficace, rapido e soprattutto divertente.

Dieci anni dopo, precisamente nel 1978, tre paracadutisti francesi (Jean Claude Bétemps, Gèrard Bosson e André Bohn) decollarono con dei paracadute rettangolari da un monte in Alta Savoia, sancendo l'inizio dell'interesse sempre crescente da parte di molti paracadutisti verso il volo di pendio.

Laurent de Kalbermatten fu il primo ad inventare nel 1985 il primo parapendio concepito specificamente per il volo: si trattava di un mezzo più efficiente, più facile da gonfiare e dalle maggiori prestazioni dei paracadute di allora.
Da quel momento in poi il parapendio non smetterà  più di evolversi, tanto come materiali utilizzati che come tecniche di costruzione, divenendo uno sport a sé stante.

 
Adesso che conosci l'origine, sei pronto per scoprire Dove provare l'emozione di un volo in parapendio